Gioco e rassicurazione. Gioco è rassicurazione.


La Pratica Psicomotoria poggia le sue basi su di un concetto molto semplice e allo stesso tempo potente ed illuminante: il gioco spontaneo ed in particolare alcuni tipi di giochi permettono al bambino di rassicurarsi di fronte alle angosce di perdita. Queste angosce provengono da molto lontano, da quando ognuno di noi, neonato, le ha sperimentate nei momenti di attesa e di assenza della mamma.

Sono un impasto di sensazioni, percezioni, ricordi e tensioni iscritte prima di tutto nel corpo. Queste esperienze rappresentano gli “stampi” di tutte le future angosce che proveremo nella vita adulta e se non saranno state troppo traumatiche ci permetteranno di evolvere e di crescere.

I bimbi, nei loro giochi, riproducono a livello simbolico esperienze piacevoli, di unione e di presenza, di ricongiunzione con la figura materna proprio per rassicurarsi rispetto alla perdita. Inventano giochi nei quali ritrovano sé stessi e ritrovano l’altro. Se, allora, il gioco è rassicurazione e in questo periodo i bimbi hanno sicuramente un gran bisogno di rassicurazione, quali sono questi giochi così speciali?

Si tratta di giochi che possiamo definire “universali” o tradizionali: giochi del vuotare e riempire, del raggruppare e disperdere, del nascondersi e ricomparire, del costruire e distruggere, dell’andare e venire, dell’allontanare e dell’avvicinare; sono i giochi sensomotori del correre, saltare, arrampicarsi, dondolare, cascare, scivolare, tenere l’equilibrio così come tutti quei giochi di inseguimento, di aggressione, di opposizione.

Questi giochi hanno una carica emotiva molto intensa, come è facile intuire, e forse anche per questo spaventano un po’ noi grandi. Ma, come detto, sono assolutamente indispensabili per lo sviluppo del bambino e lo sono ancora di più in questo momento nel quale i vissuti di perdita e di scomparsa e apparizione degli affetti sono reali.

Se non ho scritto con un linguaggio troppo psicomotricistico è facile capire quanto sia indispensabile oggi più che mai permettere ai bambini di giocare e di farlo in maniera spontanea per potersi rassicurare, per placare le paure e le angosce, per affrontare questo momento con la leggerezza e la potente carica simbolica del gioco.

E’ un appello, questo, affinché permettiate ai vostri bimbi e alle vostre bimbe di correre, saltare, rotolare e muoversi a più non posso perché questi giochi li rassicurano.

E’ un appello, questo, affinché permettiate loro di giocare a combattere, ad aggredire, ad urlare, ad inseguirvi e a farsi inseguire.

E’ un appello, questo, affinché permettiate loro di giocare a nascondino, a guardie e ladri, a buttar giù, a mettere a soqquadro e poi riordinare.

E’ un appello, questo, affinché siate lì accanto a loro, in questi giochi, senza giudicare ma in ascolto di quello che il vostro bimbo o la vostra bimba vi sta raccontando attraverso il gioco.

Mettetevi a terra,lasciatevi coinvolgere e che la magia abbia inizio!

Se riuscirete a tornare un po’ piccini, sono sicuro che un po’ di quella magia la sentirete anche voi ed i vostri bimbi sapranno ringraziarvi con gli occhi che ridono.

Fabio Porporato

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